EDITORIALE
Gentili signore, egregi signori,
Stimati membri,
Sono trascorsi i primi cento giorni del mio incarico presso l’AISS: tristi, intensi, emozionanti e stimolanti, sono gli aggettivi con cui si può riassumere tutto ciò che ho vissuto in questo lasso di tempo. Triste per la perdita di Luc A. Sergy, un uomo straordinario, un amico e un valoroso compagno nelle battaglie per le cause del settore dei servizi di sicurezza privata – che possa riposare in pace.
Ho avuto il piacere di conoscere tante nuove persone della politica, delle autorità, dell’amministrazione pubblica e anche tra i membri dell’associazione. Ho anche rivisto tanti volti noti che avevo in un certo qual modo perso di vista negli ultimi anni. È bello essere di nuovo qui, dove l’individuo riveste una funzione centrale.
Anche quando robot e droni avranno sempre più la meglio e assumeranno alcuni compiti del nostro settore, riuscendo così a contrastare la carenza di personale qualificato, sono sempre le persone a fare ancora la differenza di un servizio di sicurezza di alta qualità.
La qualità è uno dei nostri punti chiave, che l’appartenenza all’AISS si è posta come obiettivo. La qualità nei servizi di sicurezza viene creata dalle persone. È di estrema importanza che queste persone siano motivate e ben formate. Per questo motivo la nostra Commissione della formazione si è occupata di preparare i materiali didattici che puntano a definire uno standard per il nostro settore. Con la pubblicazione dei materiali didattici «Diritto» e «Conoscenze sociali» sono nati i primi manuali per le due materie degli esami di professione. Sono in programma altri manuali che verranno pubblicati prossimamente.
A dicembre abbiamo potuto organizzare la cerimonia di consegna dei diplomi. Abbiamo consegnato ai neo diplomati 174 diplomi negli indirizzi di specializzazione Sorveglianza, Manifestazioni, Centrali e Protezione delle persone. Complimenti! Loro tutti contribuiscono a far sì che i nostri membri possano offrire servizi di alta qualità.
Mi sono già occupato personalmente di alcuni temi, ma c’è ancora molto da fare. Il lavoro resta pertanto intenso, emozionante e ricco di sfide.
Il team dell’AISS vi augura una piacevole lettura!
Pascal Cattilaz
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In ricordo
Luc Sergy
12 ottobre 1960 – 27 dicembre 2023
Luc A. Sergy ha offerto un contributo di lungo corso e di grande valore all’AISS e al settore della sicurezza privata. Ha promosso il riconoscimento e l’accettazione della sicurezza privata, dedicandosi con passione e instancabile impegno all nostro settore.industria. Fu un membro altamente rispettato della nostra comunità.
Luc è scomparso il 27.12.2023 dopo una coraggiosa battaglia contro la sua grave malattia. In questo momento di addio, desideriamo esprimere il nostro sincero cordoglio alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti coloro che sono stati colpiti da questa perdita. Luc A. Sergy sarà ricordato come un uomo straordinario e un amico stimato.
Team AISS
Evento
Cerimonia di consegna dei diplomi del’AISS
5 dicembre 2023, Soletta
Il 5 dicembre 2023 numerosi diplomati e diplomate si sono riuniti nella Konzertsaal di Soletta per partecipare alla cerimonia annuale di consegna dei diplomi. I funzionari d’esame, i membri del comitato dell’AISS, la Commissione d’esame e altri ospiti d’onore erano presenti in gran numero per festeggiare i diplomati e le diplomate per il successo raggiunto.
Ogni anno la Security Ligue assegna il premio Manuel Spreng Award a diplomati e diplomate che si sono distinti negli esami di professione. Il riconoscimento è stato consegnato a Claude Frei (Sorveglianza) e Jonas Heinrichs (Protezione delle persone), che hanno ottenuto risultati eccellenti agli esami. Dal 2019, ogni anno, il laureato o la laureata con le prestazioni più eccezionali negli esami professionali “manifestazioni” e “centrali” dell’AISS viene proposto al comitato direttivo dell’AISS per la candidatura al premio AISS. Nel 2023, i premi sono stati assegnati al signor Frank Meili (Centrali) e al signor Roman Bänziger (Manifestazioni) per le loro prestazioni notevoli. Anche Renato Schmid ha realizzato prestazioni brillanti: con il superamento degli ultimi esami nell’indirizzo di specializzazione «Manifestazioni», ha potuto festeggiare come si deve la serata fregiandosi con orgoglio di tutti e quattro gli attestati professionali federali.
Un altro momento clou della serata è stato offerto dal mentalista Christophe Ambre. Con i suoi trucchi di magia e la sua impareggiabile destrezza ha divertito il pubblico lasciandolo a bocca aperta. L’evento si è concluso in maniera festosa con un ricco aperitivo che ha dato l’opportunità di brindare ai neodiplomati.
Informazioni
Proroga della DOG, nuovi salari minimi e le negoziazioni CCL next
1 gennaio 2024
Nel quadro delle trattative salariali, l’Associazione imprese svizzere servizi di sicurezza (AISS) e i sindacati Unia e Syna hanno concordato un aumento dei salari minimi tra l’1,6% e l’1,8%. La successiva richiesta di proroga di un anno della dichiarazione di obbligatorietà generale (DOG) è stata firmata dal Consiglio federale. Ciò significa che il Contratto collettivo di lavoro (CCL) del ramo della sicurezza privata sarebbe stato portato avanti senza interruzioni. I nuovi salari minimi si applicheranno al ramo sottoposto alla DOG a partire dal 1° gennaio 2024.
Proroga del CCL dichiarato di obbligatorietà generale
La proroga della dichiarazione di obbligatorietà generale impone a tutte le aziende del ramo della sicurezza privata con 10 o più dipendenti di continuare a rispettare gli standard minimi in termini di salari, formazione e orari di lavoro anche dopo il 31 dicembre 2023. Il venir meno della dichiarazione di obbligatorietà generale, che sarebbe scaduta il 31 dicembre 2023, è stato scongiurato all’ultimo minuto.
Salari minimi più elevati a partire dal 1° gennaio 2024
Le parti sociali hanno concordato di aumentare i salari minimi delle categorie di assunzione per tutti gli anni di servizio e anche per il trasporto valori come segue:
- Categoria di assunzione A: aumento dell’1,6%
- Categoria di assunzione B: aumento dell’1,7%
- Categoria di assunzione C aumento dell’1,8%
L’obiettivo è quello di compensare l’inflazione e mantenere la qualità dei servizi di sicurezza privata.
Pressione sui prezzi: rischi per la qualità e i salari
La pressione sui prezzi dovuta alla concorrenza sleale nel ramo fa sì che le aziende che offrono condizioni di lavoro eque e buone e che rispettano il CCL siano sempre più sotto pressione. Ciò mette sempre più a rischio le condizioni di lavoro, ma anche la formazione e l’aggiornamento professionale.
Appello urgente delle parti sociali alle autorità pubbliche a favore di appalti equi
Le autorità che tengono conto unilateralmente del prezzo nell’assegnazione degli appalti, trascurando la qualità e le condizioni di lavoro, vanificano gli sforzi delle parti sociali per rendere più attrattivo il ramo. Questa modalità promuove una concorrenza dannosa e antisociale, a scapito di tutti i dipendenti, della collettività e delle aziende oneste del settore. Le parti sociali del ramo della sicurezza privata si impegnano a far sì che le autorità pongano maggiormente l’accento sulla qualità e sul rispetto del CCL, e quindi su condizioni di lavoro eque, nelle gare d’appalto.
Lo stato attuale delle negoziazioni CCL next
Le parti sociali lavorano alla revisione del CCL, che mira a riqualificare il ramo, migliorare le condizioni di lavoro, standardizzare la qualità dei servizi e aumentare i controlli del CCL.
Le negoziazioni riguardanti il CCL next sono in corso. L’intento rimane quello di non raggiungere solo obiettivi parziali, ma di perseguire un risultato complessivo completo. Ciò limita la possibilità di informare ampiamente durante le negoziazioni. In generale, si constata che le negoziazioni possono essere a volte laboriose, ma fortunatamente portano talvolta a accordi tra datore di lavoro e dipendenti riguardo all’analisi e ai possibili cambiamenti. Al momento è improbabile che le negoziazioni vengano concluse entro la fine dell’anno, anche perché i risultati delle negoziazioni devono essere incorporati in un testo legalmente convincente per il CCL e sono necessari ulteriori lavori per la procedura di dichiarazione di obbligatorietà generale (DOG).
Evento
Congresso sulla sicurezza
17 gennaio 2024, Basilea
SICHERHEITS-Kongress 2024
«Minacce e nuove tecnologie di sicurezza»
In parallelo alla fiera Swissbau 2024 si è svolto a gennaio 2024 ancora una volta il congresso sulla sicurezza – noto punto di incontro per gli esperti e le esperte in materia di sicurezza. Durante le cinque mezze giornate di formazione continua sono state trasmesse conoscenze consolidate nei settori sicurezza sul lavoro, protezione antincendio fino alla sicurezza aziendale da diverse prospettive. I partecipanti hanno inoltre avuto l’occasione di prendere confidenza con le ultime tendenze e di allacciare contatti preziosi.
Il modulo “Minacce e nuove tecnologie di sicurezza“, sponsorizzato dall’AESS e dalla Rete integrata Svizzera per la sicurezza, è stato condotto da Pascal Cattilaz.
Nuove tecnologie: quali sono i pericoli per la democrazia?
Martin von Muralt, delegato della Rete integrata Svizzera per la sicurezza, ha offerto un’interessante introduzione alla tematica mostrando i nessi tra tensioni internazionali, conflitti armati, migrazione e progresso delle nuove tecnologie. In tale occasione ha spiegato che questi e altri fattori hanno ripercussioni di portata globale dal punto di vista sociale, economico e della politica di sicurezza di valenza internazionale.
Il tema della robotica è presente già da tempo, le nuove possibilità della collaborazione tra uomo e macchina sono ora più attuali che mai. Il potenziale delle macchine viene attivamente studiato e sfruttato, infatti le macchine possono ridurre il carico di lavoro e aumentare l’efficienza. Ma c’è sempre anche il rovescio della medaglia. I diritti fondamentali del cittadino possono essere violati utilizzando i software di riconoscimento facciale? Dove sta il confine tra controllo e sorveglianza? Nella nostra società liberale lo Stato limita le libertà individuali il meno possibile e promuove l’autonomia e la responsabilità individuale di ogni singolo – questi valori costituiscono la spina dorsale della nostra società democratica.
Quali sono i possibili approcci risolutivi alle sfide odierne? Martin von Muralt ha sottolineato l’esigenza di un regolamento internazionale per l’uso dell’intelligenza artificiale e dei suoi algoritmi. Una particolare attenzione va rivolta in tal senso alla protezione della privacy e alla limitazione delle possibilità di sorveglianza. In aggiunta, la popolazione svizzera si confronta con sfide importanti in correlazione con l’odierno sovraccarico di informazioni. Un peso prioritario deve essere assegnato alla promozione del pensiero critico e alla sensibilizzazione per un uso responsabile dei social network. Riassumendo, si deve dire che è di centrale importanza promuovere valori democratici e sviluppare una competenza comune per superare queste sfide.
Robot di sicurezza: monitoraggio moderno e dinamico?
All’inizio del suo discorso Alessandro Morra, CEO e fondatore di Ascento SA, ha presentato al pubblico il nuovo robot «Ascento Guard». Oltre ai progressi tecnologici è stata illustrata agli spettatori e alle spettatrici la funzionalità dell’intelligenza artificiale. I robot possono svolgere molti compiti, in quanto si basano oggi sulla strategia di controllo «Learning Based Control», dove un sistema apprende attraverso l’esperienza e l’addestramento come reagire ai diversi eventi. In collaborazione con i fornitori di servizi di sicurezza vengono definiti la pianificazione e l’uso dei robot. I robot possono attualmente essere utilizzati nelle aree esterne come per la sorveglianza dei parcheggi, ma in futuro con i continui sviluppi potranno essere impiegati in una gamma più ampia di campi di impiego.
Droni nell’uso della sicurezza – Benedizione o maledizione?
Durante la presentazione di Hansjürg Inniger, responsabile della protezione degli oggetti mobili presso Securiton AG, e Ueli Sager, specialista in robotica e droni e proprietario di Remote Vision GmbH, la discussione ha preso una nuova dimensione.
Attraverso esempi pratici è stato dimostrato come i droni possano essere utilizzati in modo efficace come nuova prospettiva nell’ambito della sicurezza e come possano essere integrati nelle soluzioni di sicurezza esistenti.
Sul tema dei droni autonomi rispetto ai droni controllati manualmente, è stato evidenziato che i limiti per i droni autonomi oggi non risiedono principalmente nella tecnologia, ma ancora nella legislazione.
Crowd management e assistenza tecnica sull’esempio della «Badenfahrt 2023»
La gestione delle folle (crowd management) si riferisce all’organizzazione e al controllo di masse di persone in aree pubbliche o manifestazioni. In tale contesto l’attenzione è incentrata sullo svolgimento corretto e sulla garanzia dell’incolumità di tutti i partecipanti. Michael Moos, esperto nel campo della dinamica delle persone alla ASE (Analysis Simulation Engineering) AG, ha spiegato i principi del crowd management, che includono la valutazione dei rischi, la pianificazione e l’organizzazione della sede della manifestazione, la comunicazione, l’assistenza tecnologica e la pianificazione delle emergenze.
Prendendo come esempio la Badenfahrt, che si è svolta con successo ad agosto 2023, Michael Moos ha spiegato quali aspetti sono essenziali nella valutazione della sicurezza di un’area. I criteri chiave, basati sulla teoria della dinamica delle persone, comprendono evacuazione dell’area, flusso delle persone, organizzazione delle vie di comunicazione e infine soccorso delle persone. Grazie alla pianificazione attenta, la Badenfahrt 2023 si è svolta senza intoppi. La gestione delle pattuglie della polizia e l’assistenza da parte di servizi di sicurezza privata hanno consentito una corretta regolazione della massa di persone. Inoltre, sono stati adottati interventi di polizia stradale e dislocate cinque postazioni di assistenza medica. Grazie a una rete radio interna per il servizio di sicurezza privata, è stato possibile allestire un’interfaccia con la polizia municipale e cantonale. Riassumendo, l’intensa preparazione di tutti i partner coinvolti nella rete per la sicurezza ha contribuito in maniera decisiva alla buona riuscita della festa.
Webinar
Affrontare una carenza di competence attraverso l’Employer Branding
31 gennaio 2024, Online
Il 31 gennaio 2024 la Dr.ssa Adrienne Suvada e il Dr. Adis Merdzanovic hanno tenuto un webinar sul tema «Employer Branding», che ha offerto ai partecipanti interessanti spunti sull’argomento e sulle possibili proposte per contrastare la carenza di personale qualificato. Di fronte ai progressi della tecnologia e della società emergono nuove sfide nel mercato del lavoro, che le aziende devono tenere in considerazione al fine di poter essere percepite sia internamente che esternamente come datori di lavoro attrattivi. Il reclutamento di nuovi talenti e la fidelizzazione dei collaboratori e delle collaboratrici esistenti sono fattori fondamentali che contribuiscono a rendere interessante un’azienda.
Ma che cosa si cela concretamente dietro il termine «Employer Branding»? Employer Branding comprende il processo a 360° e il modus operandi per un posizionamento strategico dell’azienda come datore di lavoro attrattivo – sia internamente che esternamente. L’obiettivo dell’Employer Branding è presentare l’azienda come datore di lavoro ambito, che offre non solo buone condizioni di lavoro, ma anche una positiva cultura imprenditoriale, possibilità di sviluppo, remunerazioni e benefit interessanti oltre a una visione e valori aziendali chiari.
Secondo lo studio della ZHAW, le difficoltà di reclutamento sono da ricondurre spesso a una carenza di canditati e candidate qualificati e/o di competenze. Anche la situazione generale del mercato del lavoro e le alte richieste salariali rientrano tra le cause più frequenti. Con un’adeguata strategia di comunicazione, messaggi mirati ai gruppi target e il rafforzamento dell’Employer Branding, le aziende possono contrastare la carenza di personale qualificato.
Employer Branding è da un lato un processo continuo e dall’altro una funzione di interfaccia che richiede una stretta collaborazione e un coordinamento di diversi reparti. L’analisi della situazione attuale e l’identificazione dei potenziali di ottimizzazione permettono alle aziende di orientarsi a lungo termine e di adattarsi all’evoluzione delle esigenze del mercato del lavoro.
Evento
Cyber Security Days & 16. FSS Security Talk
24 febbraio 2024, Berna
Maggiore impegno della Confederazione nel settore della
Cybersecurity: quanto è sicura la Svizzera??
La crescente diffusione della criminalità informatica e di operazioni informatiche statali sembra l’inevitabile conseguenza della continua digitalizzazione. Nell’ambito dei Swiss Cyber Security Days (SCSD) si è svolta la 16° FSS Security Talk il 21 febbraio 2024. Questa manifestazione serve come piattaforma informatica della Svizzera nell’ambito della cybersecurity ed è stata condotta per la prima volta nell’area espositiva BERNEXPO di Berna. Numerosi esperti nazionali ed internazionali dei settori ricerca, amministrazione ed economia hanno fornito spunti sulle minacce informatiche attuali e future, presentando le ultime conoscenze e i possibili approcci risolutivi.
Cyber Security in Space
Il professore Thomas Zurbuchen, noto astrofisico svizzero-americano ed ex direttore scientifico della NASA, è attualmente a capo del Politecnico di Zurigo per lo Spazio. Ha iniziato il suo intervento spiegando i pericoli spaziali cibernetici. L’utilizzo crescente dei satelliti aumenta notevolmente i rischi di sicurezza anche nello spazio. Possibili errori di sistema possono portare ad attacchi hacker, che possono compromettere la funzione dei satelliti e infine causare guasti dei servizi di comunicazione e navigazione nonché la perdita di dati sensibili. Il prof. dott. Zurbuchen ha ricordato un caso del 2018, quando un attacco hacker alla NASA identificato tardi ha causato una perdita di dati. Il ritardo nel riconoscimento di tali episodi acuisce notevolmente il problema. Perdite finanziarie dovute a interruzioni dell’attività, costi ingenti per il ripristino di sistemi e attacchi successivi sono alcune conseguenze di tali attacchi. L’implementazione di misure di sicurezza informatica viene spesso associata a un aumento dei costi, ma andrebbe piuttosto vista come un investimento lungimirante.
Droni: amici e nemici
Sul palco principale si è presentata Swisscom, e ha mostrato al pubblico il suo nuovissimo drone. Philipp Eder, responsabile del reparto droni e robot, ha inserito i droni nelle categorie “good guys” e “bad guys”, in quanto il campo di impiego dei droni è sempre più vario. Tra l’altro, infatti, vengono utilizzati nei conflitti armati, ma possono anche offrire un prezioso servizio di sicurezza, ad esempio nella protezione perimetrale o nelle ispezioni delle infrastrutture. In particolare, i droni possono essere vantaggiosi nel monitoraggio di grandi aree o cantieri pur celando anche dei rischi che non sono evidenti. Ad esempio, i droni – che sono prodotti in Cina, il più grande produttore al mondo di droni – raccolgono dati e li trasmettono tramite server cinesi, cosa che può generare violazioni della privacy dei dati. Philipp Eder ha evidenziato l’importanza di rigorose misure regolatorie per l’uso dei droni e per la trasmissione codificata dei dati all’interno dei propri centri dati.
JPEG: perdita di fiducia?
Spesso si sente l’acronimo JPEG e si utilizza perfino in ambito lavorativo, ma che cosa si intende esattamente?
JPEG è un formato di file ampiamente diffuso, che permette di trasmettere supporti digitali in tempi rapidi e con perdite accettabili della qualità visiva. Utilizzando l’intelligenza artificiale, emergono tante possibilità innovative per la compilazione di contenuti digitali. In questo contesto il prof. dott. Il professore presso di scuola politecnica federale di Losanna, Touradj Ebrahimi spiega la diffusione dei deepfakes, i contenuti digitali (riprese di immagini, audio o video) che sono stati manipolati con l’intelligenza artificiale. Ora vengono imitate perfino le voci o vengono create immagini e video completamente falsificati che mostrano situazioni che non si sono mai verificate.
Che cosa ha a che fare JPEG con deepfake? Poiché JPEG è uno dei formati dati più frequenti, che consente di manipolare la qualità visiva, il riconoscimento di contenuti manipolati è meno evidente. L’abuso di questa tecnologia cela una serie di rischi: diffusione di informazioni false, danneggiamento di reputazione e credibilità, abuso in contesti politici o aziendali per menzionarne solo alcuni.
Questi pericoli creano la necessità di sviluppare strategie e meccanismi per arginare la diffusione di contenuti manipolati e proteggere l’integrità delle informazioni. Riassumendo si può dire che la digitalizzazione fornisce anche strumenti per identificare lela disinformazioni e limitarne la diffusione. Lo sviluppo di tecnologie per riconoscere leggi e disposizioni è necessario al fine di limitare la diffusione di false informazioni.
Cyberguerra cognitiva – hacking the brain
Mauro Vignati, Advisor New Digital Technologies of Warfare al Comitato internazionale della Croce Rossa (ICRC), ha trattato la tematica dell’intervento delle cybertecnologie e delle cybertecniche che puntano a influenzare i pensieri, le opinioni e i comportamenti delle persone. Il mondo è caratterizzato da una iperinformazione tossica che viene attivamente utilizzata e sfruttata.
Al contrario delle forme tradizionali di una cyberguerra, che puntano ad attaccare reti, sistemi o infrastrutture, il focus della cyberguerra cognitiva è influenzare il piano cognitivo ed emotivo del gruppo target. Preoccupante è anche il fatto che la guerra cognitiva possa essere utilizzata in modo mirato contro la popolazione civile. Quali forme può assumere?
Da un lato la diffusione di informazioni false o fuorvianti, quindi di disinformazione e propaganda, al fine di manipolare o influenzare l’opinione pubblica nonché l’uso mirato di tattiche psicologiche che possono indurre atteggiamenti e convinzioni nelle persone. Questo può ad esempio comportare la diffusione di paure o sfiducia. Inoltre la guerra cognitiva comprende la manipolazione di interazioni sociali per avere accesso a informazioni riservate. Infine la diffusione mirata di contenuti sui social network viene utilizzata per influenzare le opinioni.
La cyberguerra cognitiva può essere utilizzata dai politici o da altri gruppi per ottenere scopi diversi. Una sfida consiste nel riconoscerlo, in quanto i metodi di guerra cognitiva spesso sono subdoli e indiretti. Un possibile approccio risolutivo secondo Vignati consiste nel promuovere il pensiero critico, per poter identificare false informazioni e tecniche di manipolazione ed evitarle.
Evento
2° convegno sulla sicurezza degli eventi
29 febbraio 2024, Zurigo
Basi giuridiche e responsabilità nel caso di eventi dannosi durante le manifestazioni
“Aspettarsi sempre l’imprevisto!”
“Dopo l’organizzazione è prima dell’organizzazione”
Con questi due principi guida è iniziato il 29 febbraio 2024 il 2° convegno sul tema «Basi giuridiche e responsabilità nel caso di eventi dannosi durante le manifestazioni».
La sicurezza dei visitatori e delle visitatrici durante i grandi eventi è la massima priorità per tutte le persone coinvolte – organizzatori, fornitori di servizi di sicurezza e autorità. In particolare, nel caso di grandi eventi si devono calcolare rischi di sicurezza maggiori, considerando il numero elevato di partecipanti. Se si verifica une incidente, ci si domanda sulla responsabilità nell’attuazione di adeguate misure di sicurezza e sulla responsabilità dei danni causati.
L’organizzatore è responsabile del benessere degli ospiti e della sicurezza dell’ambiente circostante. Si cerca di valutare l’entità dell’eventuale responsabilità penale dell’organizzatore e se questi ha rispettato il suo obbligo di diligenza. La violazione di una regola riconosciuta o ad esempio la mancanza di prevedibilità può essere considerata come comportamento negligente. Decidere se sia stata rispettata la prudenza necessaria nel caso specifico dipende fortemente dalla singola situazione.
Prendendo come esempi il panico di massa alla Mecca nel 2015 e il fallimento collettivo durante lo svolgimento della Loveparade a Duisburg, specialisti esperti hanno tenuto diverse conferenze. Marcel Hirschi (Security & Safety AG) ha spiegato quali sfide comporta la pianificazione dei grandi eventi, sottolineando l’importanza di reazioni adeguate.
Infine si è tenuto un dibattito approfondito sul podio tecnico. Al centro la domanda se sia necessaria in Svizzera una legge sulle manifestazioni. Al momento spetta ai cantoni o ai comuni fissare le condizioni di sicurezza delle manifestazioni. La discussione accesa è proseguita anche durante l’aperitivo e si è giunti alla seguente conclusione: «Una manifestazione non può mai essere totalmente priva di rischi. Se si volessero eliminare tutti i rischi, si dovrebbero vietare tutte le manifestazioni».
Webshop
Materiali didattici
www.shop.vssu.org
Nuovo Webshop dell’AISS
Grazie alla Commissione della formazione (CommForm) siamo riusciti a preparare diversi materiali didattici per le materie di base «Dritto» e «Conoscenze sociali» in lingua tedesca e francese. Questi materiali didattici servono sia per la preparazione agli esami professionali che per l’esperienza pratica.. Nel nostro Webshop i nostri membri hanno la possibilità di acquistare i materiali didattici gratuitamente con i codici sconto. I nuovi codici verranno sempre rese note nel Closed User Group. Inoltre anche i non-membri possono acquistare semplicemente questi materiali didattici con la carta di credito. L’offerta viene continuamente integrata e aggiornata.
Julija Sicova
Redazione
Blanka Genini
Digital Design e Layout
Elena Ruch
Redazione, corezzione FR
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Traduzioni